
Danza Cordelia
prima che sorga aurora
dal bianco velo
trasparente come acqua
e cieli senza nubi
Nera la notte
imperfetta vestale
di desideri
celati nelle crepe
di cocci di porcellana
Stridulo il grido
del rapace notturno
dagli occhi grigi;
danzi tu, senza note
nel tuo regno disperso
Un ultimo raggio
d’uno spicchio di luna
getta ombre nere
è un gioco di bagliori
sul tuo volto di rosa
Eufemia
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Or son molti e molti anni
che in un regno in riva al mare
viveva una fanciulla che col nome
chiamerete di ANNABEL LEE:
e viveva questa fanciulla con non altro pensiero
che d’amarmi e d’essere amata da me.

I versi finali sono di Edgar Allan Poe e sono dedicati ad Annabell Lee, mentre invece nella mia poesia, che liberamente si ispira ad Annebell, la fanciulla si chiama Cordelia, come uno dei personaggi di Re Lear di William Shakespeare