Archivio per luglio 2019
Failed haiku, July 2019
after chemotherapy
dopo la chemioterapia
love knots
nodi d’amore
mantra meditation
meditazione del mantra
La recensione di Laura Pitzalis
La recensione di Laura Pitzalis
Sagome di carta. Le streghe di Triora
A proposito del libro di Eufemia Griffo “Sagome di carta”, vorrei lasciarvi le mie impressioni. Un romanzo che mi ha affascinato e coinvolto moltissimo e che consiglio di leggere.
Un libro che mi ha catturato fin dalle prime pagine, che mi ha fatto viaggiare nello spazio e nel tempo e che mi ha fatto passeggiare insieme a Cordelia nelle viuzze del borgo, ammirare i negozietti d’artigianato, sentire il profumo dei fiori, della lavanda, del timo, dell’artemisia e, soprattutto, del pane appena sfornato …
Un libro che, nonostante le buie e disperate pagine che riguardano le torture e le disumane sofferenze delle protagoniste, mi ha fatto emozionare per l’Amore che trasuda in tutto il racconto. Parlo di Amore (con A volutamente maiuscola) non solo in riferimento a quello appassionato tra Cordelia e Massimiliano ai giorni nostri e tra Tommaso e Angelina nel 1587, ma di Amore inteso come Rivalutazione, per restituire…
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Recensione a “Pareidolia” la silloge dello scrittore Lorenzo Spurio
È un connubio di emozioni, di riflessioni, di incontri con il reale la silloge di Lorenzo Spurio dal titolo “Pareidolia”.
Come già accaduto in passato con altri poeti e altre liriche, mi addentro nei meandri di questa silloge, con umiltà e grande rispetto. Per l’uomo, per lo scrittore, per il poeta.
Lorenzo Spurio scrive liriche intense, colme di pathos che conducono il lettore a scontrarsi con quelle parti del reale che sono sovente nascoste ai nostri occhi. Può la poesia mostrare, indagare, denunciare quello di cui nemmeno i media parlano?
Può, eccome se può.
La Poesia abbraccia Infiniti universi, anime, mondi. C’è chi la utilizza celebrare l’amore, c’è chi la scrive come strumento di denuncia. Spurio declina la sofferenza con il suo personale linguaggio poetico e ne nascono parole colte, potenti, incisive.
Così la prima e la seconda sezione dell’opera, dai titoli “Affossamenti” ed “Ecchimosi”.
Parole dure le contraddistinguono e che conducono a una inevitabile denuncia da parte del Poeta.
Polpastrelli dalle impronte
salvate dal mare
e stinti per sempre
sfioravano ora qui, ora là.
(Ora qui, ora là)
Costruivo zattere
nelle notti assolate di Dicembre.
Avrei solcato fiumi e mari,
spingendomi oltre…
(La zattera)
Lorenzo parla della guerra, del dramma dei migranti ma anche di violenze inaudite nei confronti delle donne come in “Trittico del fuoco. Lamento delle donne yazide’, una delle liriche più forti della seconda sezione dal nome.
Queste donne, scrive Spurio, sono state bruciate vive in una gabbia di ferro per essersi rifiutate di concedersi sessualmente.
Quante persone sono a conoscenza di questo crimine contro l’umanità tutta?
E ancora
Fiumane di genti,
disgraziati dell’esistenza
in lotta con il tempo
(Di scisse emozioni. Lettera a Orbán).
Nella terza sezione dal titolo
“Dedicatio”, sono presenti liriche e colloqui con poeti celebri come Antonia Pozzi, Alda Merini, Garcia Lorca, i quali hanno sicuramente inciso nel percorso poetico di Spurio.
Mi sento di condividere il suo amore per la Pozzi che ha indubbiamente influenzato anche la sottoscritta.
Mi figuro quando cercavi
la nutrita polpa del vuoto
e vivevi di macigni e negazioni
(Ausculti il tempo che precede. Ad Antonia Pozzi)
Ma c’è anche un commovente tributo a Rosario Livatino, il giudice ragazzino, assassinato dalla mafia:
Livatino, che sangue desti
non sai che le belve dello zolfo
prosperano e affollano vie
(Non è Stella lucente. Al giudice ragazzino)
Giungiamo quindi alla sezione finale, la quarta, da cui trae il titolo l’intera opera, “Pareidolia”
introdotta da una citazione di Platone tratta dalla sua celebre opera “Fedro”.
“Non sempre le cose sono come sembrano, il loro primo aspetto inganna molti: di rado la mente scopre che cosa è nascosto nel loro intimo”, passaggio che si collega alla scelta del titolo la cui parola greca significa “vedere ciò che non c’è”. Tuttavia il Poeta con i suoi strumenti e la sua anima, può vedere, scrutare, cercare senza posa ciò che non è visibile ai molti.
Non è forse questo uno dei compiti supremi della Poesia?
Se la notte s’avvera
io non so il suono pesante
e i tralicci di angoscia verde
che recide di netto
quando siede sul trono del buio
(Pareidolia)
Un’opera matura, forte poeticamente e umanamente, nata dalla bella penna di Lorenzo Spurio, poeta, scrittore, saggista e presidente dell’associazione letteraria Euterpe a cui vanno i miei complimenti.
Recensione a cura di Eufemia Griffo
Cartoline dal fronte
Questa cartolina risale al 1924.
La scrive una certa Maria al soldato Raffaele Griffo, uno zio di primo grado di mio padre.
Ho sul tavolo una serie di cartoline di famiglia datate anni venti ( le custodiva mia nonna) e da quello che capisco il soldato Raffaele parte per Campobasso nell’ottobre 1924. La maggior parte delle cartoline di Maria, sono datate in quell’ anno. Poi nel 1927 Raffaele si sposta a Lucerna. Ho qua un altro gruppo di cartoline con quella data indirizzate al soldato Raffaele Griffo.
Mio padre mi raccontava che di zio Raffaele, figlio a sua volta del sarto Michele Griffo, si fossero perse tracce dopo la seconda guerra.
Le notizie lo vollero morto in Russia, uno dei tanti italiani che non tornarono a casa. In una delle cartoline un suo commilitone gli augura di stare bene.
Mio padre si recò negli anni ’80 nell’ ex Jugoslavia poiché gli fu detto che forse il suo corpo era là. In realtà non era così. Di lui fu scritta la parola fine a inizio anni ’80.
La famiglia Griffo, napoletani di nascita, ha una storia singolare, praticamente da romanzo.
Ho promesso a una mia cara zia, la mia seconda madre, che un giorno lo scriverò io quel romanzo. Non so quanto potrò ricostruire, ma cose da raccontare ce ne sono tante. A partire dal 1902, anno di nascita di mia nonna Eufemia, nata da famiglia nobile in via Chiaia a Napoli. Era un’abile narratrice, incantava tutti con la sua capacità di raccontare storie che poi erano tutte vere.
Noi bambini stavamo le ore ad ascoltarla e così è stato per tanti e tanti anni.
E questo è solo l’inizio…
La foresta di Brocéliande
Un’antica foresta ricopriva in passato tutta la regione centrale della Bretagna, cuore celtico a nord della Francia. È la foresta di Brocéliande, foresta sacra agli antichi Celti, foresta dei Cavalieri della Tavola Rotonda e scrigno del tesoro delle leggende bretoni. Essa infatti rappresenta la selva che vide protagoniste le leggende sorte intorno ai Cavalieri della Tavola Rotonda, la magica Fontana di Barenton e la Valle senza Ritorno.
Brocéliande si svela tra un luogo magico e l’altro. A Comper, che nel mito fu la dimora della Fata Viviana, un castello di pietra rossa accoglie il “Centro dell’immaginario Arturiano” : un luogo per scoprire o approfondire i grandi temi della Tavola Rotonda. Tra Mauron e Tréhorentec, il villaggio del Folle Pensiero dà accesso alla Fontana di Barenton, presso cui la leggenda narra, si incontrarono il Mago Merlino e Viviana.
Antiche leggende raccontano che a Brocéliande si trova la tomba di Merlino e mito o leggenda a parte, essa è ancora oggetto di un autentico culto, dai contorni misteriosi. A Ploermel, città dei Duchi, o a Mauron, borgo medioevale, si entra nella Valle senza Ritorno, in cui – si narra – che Morgana pietrificava gli amanti infedeli, fino a quando Lancillotto, il migliore dei Cavalieri d’Artù, venne a sciogliere l’incantesimo. In questo luogo veglia ora l’Albero d’Oro. La chiesa consacrata alla leggenda del Santo Graal costituisce uno dei luoghi più suggestivi di Brocéliande e pone interrogativi anche agli adulti più smaliziati.
Nel cuore della foresta si snoda un emozionante percorso lungo cui procedere per rintracciare i luoghi più misteriosi e inquietanti. Oggi giorno i visitatori sono ammaliati dalla visione della tomba di mago Merlino e della celebre fonte dell’eterna giovinezza, dove sarà possibile per gli appassionati, rivivere le atmosfere dei mitici racconti. Non lontano, si trova il Castello di Comper, detto anche il castello di Viviana; si narra che qui sarebbe nata la fata, nutrice di Lancillotto del Lago.
La Valle Senza Ritorno è il sito dove il prode Lancillotto riuscì ad aggirare i malefici incantesimi predisposti da Morgana per fermare la ricerca del Santo Graal. Mentre la magica Fontana di Barenton, è raggiungibile tramite uno splendido sentiero seminascosto lungo il sentiero. Ma val bene una visita per i più romantici: qui Merlino e Viviana si incontrarono per la prima volta e qui si ritirarono dopo tante avventure.
Ancora oggi Brocéliande è cantata dai bardi e dai poeti e scrittori. Su tutti ricordo Alan Stivell, che le ha dedicato un pezzo magico e dall’atmosfera da sogno dal titolo “Brocéliande”.
Celte fontaine, paradis d’hydromel,
Au fond d’un bois cent fois envouté,
Tu t’es noyé pour y voir la belle
Qui t’a donné éternel été.
Refrain :
P’lec’h emaoc’h c’hwi Brokilien
Viviana, Merzhin
P’lec’h emaoc’h c’hwi Brokilien
Huñnvreou pell a gevrin
Elle te conduit aux confins des mondes,
Près d’une rive aux plages fécondes
Où les rivières de vos rêves en vos yeux
Ont rajeuni l’Océan trop vieux.
Refrain
Et sous la mer, quelques algues lisses,
Monde enseveli, mes souvenirs pâlissent.
J’ai parcouru nos collines et nos landes;
Mais je n’ai pu retrouver Brocéliande
Eufemia Griffo – A selections of poems
Memorie di una Geisha, multiblog internazionale di HAIKU di ispirazione giapponese
cracks in the wall
the shelter of a leaf
somewhere
crepe nel muro
il riparo di una foglia
da qualche parte
(Haikuniverse, June 2019)
silence between us
the distant echo
of a blue jay
silenzio tra noi
l’eco distante
di una ghiandaia blu
(Blithe Spirit 29.2)
strong wind
an eagle flies higher
than the clouds
vento forte
un’aquila vola più in alto
delle nuvole
(hedgerow #127)
Eufemia Griffo
Stardust, issue 30 – June 2019
Grateful to have one haiku of mine in Stardust, issue 30 edited by Valentina Ranaldi-Adams.
ice moon
the night empty
of stars
~
Eufemia Griffo
You can see the issue by going to the web site at –
http://stardusthaiku.blogspot.com/
Blithe Spirit 29.2 – Journal of the British Haiku Society
Blithe Spirit 29.2
Another stunning work edited by Caroline Skanne. These are my two poems selected by the editor:
silence between us
the distant echo
of a blue jay
ghost house
the forgotten sound
of a cuckoo clock
Eufemia Griffo
Hedgerow #127 Haiku Journal (spring edition) edited by Caroline Skanne
One haiku of mine has been published in Caroline Skanne’s Hedgerow #127 Haiku Journal (spring edition). Grateful thanks to Caroline Skanne for including my poem in this stunning collection.
strong wind
an eagle flies higher
than the clouds
~
Eufemia Griffo
(hedgerow #127)
Haikuniverse – June 29th, 2019
cracks in the wall
the shelter of a leaf
somewhere
~
Eufemia Griffo
July edition of the English Speaking Union of Japan, ESUJ-H.
For the first time, one haiku of mine has been published in the July edition of the English Speaking Union of Japan, ESUJ-H. I am really honoured and surprised!😶
returning birds
the bells flowers swing
in the wind
~
Eufemia Griffo
Tanabata Matsuri, July 7 – From Haiku Antichi E NON
Tanabata…
the moon too follows
path of stars
A Tanabata
anche la luna segue
il sentiero delle stelle
Eufemia Griffo
Dalla pagina facebook “Haiku Antichi E NON”
Otata 43, edited by John Martone – July 2019
Grateful to have one haiku of mine featured in Otata, issue July 2019 edited by John Martone. Here is my poem:
inner silence
the marigolds flowers
reborn everywhere
silenzio interiore
i fiori di calendula
rinascono ovunque
Eufemia Griffo
https://otatablog.files.wordpress.com/2019/06/otata-43-july-2019.pdf
Eufemia Griffo – Failed haiku July 2019
Failed Haiku, July 2019
Memorie di una Geisha, multiblog internazionale di HAIKU di ispirazione giapponese
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