Archivio per la categoria ‘tanka’
I miei cinque contributi per il numero de Le Lumachine, diretto da Stefano d’Andrea, dedicato al tanka in Italia e nel mondo.

Cadono foglie –
nessuna ancora sa
il suo destino
nemmeno il vento lieve
che le porta lontano
S’eclissa il sole
oscurato da nubi
di un temporale
anche le stelle muoiono
nella gelida aurora
Cade la neve –
ancora un’altra notte
senza più stelle
smarrite chissà dove
nei meandri del tempo
Tè profumato –
scivolano i ricordi
tra i gelsomini
fragili fiori bianchi
destinati a cadere
Quanto silenzio
irrompe nella notte
dal nero volto
quali arcani segreti
celi dietro al tuo manto?
Eufemia Griffo
https://docs.wixstatic.com/ugd/0ba2eb_262133c4601242de9cb3e20eb975bfdc.pdf


Cadono foglie –
nessuna ancora sa
il suo destino
nemmeno il vento lieve
che le porta lontano
S’eclissa il sole
oscurato da nubi
di un temporale
anche le stelle muoiono
nella gelida aurora
Cade la neve –
ancora un’altra notte
senza più stelle
smarrite chissà dove
nei meandri del tempo
Tè profumato –
scivolano i ricordi
tra i gelsomini
fragili fiori bianchi
destinati a cadere
Quanto silenzio
irrompe nella notte
dal nero volto
quali arcani segreti
celi dietro al tuo manto?
~
Eufemia Griffo
A great honor to appear for the first time in Moonbathing, a Journal of Women’s Tanka edited by Pamela A. Babusci. I’m delighted to be in the company of so many very talented tanka poets. Thank you very much Pamela. Here’s my tanka:

veiled sky
somewhere the words
we didn’t say
hidden forever
among grey clouds
~
Eufemia Griffo

come uno stormo
verso paesi lontani,
così le foglie
illusioni d’autunno
nel malinconico addio
*
Eufemia

come le foglie
cadute dall’ albero
così la terra,
fragili come petali
strappati via dal vento
~
Eufemia
(in memory)

Un nuovo Autunno
cancella le nuvole
che san d’Estate
di sbiadite memorie
dai riflessi di neve
*
Eufemia ©

solo l’amore
prigioniero d’un sogno –
mi condurrà a te
al riparo dal vento
e dalla pioggia in estate
*
Eufemia

s’ eclissa il sole
oscurato da nubi
di un temporale
anche le stelle si spèngono
nella gelida aurora
~
Eufemia Griffo

filtrano raggi
nell’antico maniero
cinto da mura
immense come torri
dai merli adunchi e grigi
storie di spade
di regine e antichi re
anime fiere
e mai sazie di sangue
e nobili promesse
dagli occhi fieri
bruciano roghi e fiamme
lampi di dardi
arroventate lingue
d’invincibili draghi
siede la strega
sul trono dei Pendragon
la stirpe d’Artù
nel silenzio del giorno
s’ode il suono del lago
tra onde sinuose
si sfiorano ricordi
magie sepolte
solo echi di rimpianti
tra le nebbie di Avalon

Renga di Eufemia
In una delle tante interpretazioni e letture del mito arturiano, Morgana la sorella di Artù, vuole prendere il potere e diventare regina. In questa poesia Morgana è descritta alla fine dei suoi giorni, solitaria sul trono
dei Pendragon (la stirpe di Re Artù) e ricorda il tempo passato, nell’antico maniero, lei donna e strega potente, con il desiderio mai sopito di diventare regina al posto del fratellastro Artù.
Nella poesia Morgana viene caratterizzata con le sue debolezze e i suoi difetti, ma al centro di tutto appare la sua forza mai sopita, che rivive nell’eco delle onde del Lago nel Regno di Avalon.

– immagine by deviantart-
così ti ho vista
nell’apparente attesa
che sa di inganno –
ferisce quel distacco
di un volto senza volto
ღஜღ*
Eufemia