Archivio per la categoria ‘Davide Benincasa’
A risvegliarmi
il tocco della poesia
raggiunge il cuore,
ma ormai è giunto l’inverno
e voglio riposare.
Nuoto nel nulla,
ho paura di incrociare
il tuo sorriso;
l’odore delle rose
si è disperso nel sogno.
La Luna piange
dolci lacrime d’ambra
desiderando
soltanto il caldo abbraccio
dell’amore crudele.
Un pianoforte
a tessere melodie
nel buio notturno
suona antiche sinfonie
fra il canto delle stelle.
Sulla mia pelle
nei riflessi di luce
danzano le ombre
Questa notte gli spettri
sono più silenziosi.
Nell’infinito,
il ciclo della vita
va a rinnovarsi
tra i ricordi intagliati
di memorie ingessate.
Alla nuova alba
la luna dona un bacio
di sangue nero
dal sapore di ghiaccio.
Il giorno goccia morte.
Sulle tue labbra
il viola velenoso
mi attrae peccatore,
mi sfiora il tuo respiro
mi divora la mente.
Senza sostanza
la mia poesia sfiorisce,
in versi stanchi
tra il fioccare d’inverno,
e tra i viali ormai spogli.
*
Davide Benincasa
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