Archivio per settembre 2014
Mirror
lo specchio disegna immagini
così là dove un giorno
Dust in the wind
venti di sale
venti di mare e sabbia –
mille gocce nel vento
mare infinito –
un mondo di passaggio
racchiuso in uno scrigno
*
Eufemia
Post scelto dal multiblog “La nostra commedia”, come miglior brano della settimana. Grazie di cuore cari amici!
Ascoltando “Venti di sale” di Corde oblique
Corde oblique – le piccole cose
Sono le piccole cose
che riempiono i “se…”,
quelle semplici e piccole…
rose (nell’aria un silenzio
racconta di te).
https://www.youtube.com/watch?v=NAbnm_GqhOk
senryu – dedica
Come panni stesi al sole
fumo di un altro autunno nell’aria
memorie di ricordi stropicciati
nella dimenticanza di ore perdute
noia– nell’anima vuota
di parole senza suoni ,
di giorni rosicchiati – come un tarlo
a divorare quel che resta
nel livido crepuscolo senza colori,
trecce di lacrime aggrovigliate
come l’edera al suo fiore
mescolate alla pioggia d’estate
– a rincorrere sprazzi d’ azzurro
vivide immagini negli occhi insonni
lavati, come panni stesi alla luce del sole
*
Eufemia Griffo – 8 Settembre 2014
QUESTO BRANO E’ STATO SCELTO TRA LE PREFERENZE SETTIMANALI SUL MULTIBLOG “LA NOSTRA COMMEDIA” CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
Un’eccellente composizione poetica con ottimo inserimento delle 5 parole proposte, bellissima interpretazione molto coinvolgente emotivamente. Complimenti).
Restano i corvi, poesia liberamente ispirata all’omonima lirica di Gaia Rossella Sain
– immagine di Edmund Saiz –
restano i corvi
e lo stridulo canto
nell’eco di una notte
restano i corvi
tra le bianche betulle
che in silenzio piangono
restano i corvi
dove il sole, un mattino
giocava con le nubi
*
E.G. 6 Settembre 2014
Corre la strada
E’ con grande gioia che ribloggo questa magnifica lirica di Gaia Rossella Sain
Corre la strada,
nera e indorata di lumi.
Mi cullasse il sonno potrei,
forse – riaverti fra le dita
infangate di pianto…
Corre il giorno,
scadono le ore e i sorrisi.
Cedo alla notte,
gendarme di lacrime che magre
riempiranno occhi di nuovo spenti.
Come mancanza,
in un’eclissi di gioie passate.GRS
” Sidhe” – lirica liberamente ispirata a -“Samhain” di Maurizio Donte
nella lugubre notte
priva di riflessi le stelle,
pallidi fuochi già estinti-
le ombre avanzano come manto
a Samhain, il sole non sorge
nei colori dell’alba
ogni rimpianto è una memoria
appartenuta al passato;
nei verdi campi riposano
i popoli delle colline*
*
Eufemia Griffo
* sono i Sidhe, (ʃiːə, approssimativamente scii) è la parola gaelica che indica il popolo fatato. Significa “Popolo delle Colline”
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