La pelle non dimentica, edizione 2018. Le mie poesie in gara per il premio.
Il pianto del vento ( A Ipazia)
Sanguina la luna, stanotte.
Si spengono anche le stelle,
gli ultimi riverberi brillano
nella notte luccicante
quando ancora tutti i sogni
sono antiche memorie
Un peplo si agita nel vento
scosso dalla dama dal nero manto
seduttrice di uomini famelici
i volti sporchi di odio
e di cenere grigia caduta
da un rogo di cielo e di nubi
Piangono gli antichi dei
agitandosi tra le pietre
dell’antico tempio.
“Ipazia, Ipazia, dove sei?”
Nella piazza, dove si raccontava
di lune, di stelle e pianeti
una pira di fuoco lambisce la notte.
Le pietre conservano ancora
il pianto del vento
Rain – A Yara Gambirasio
Voglio pensare
ad ali di farfalla
e tu in silenzio
a osservare il mondo
che a te fu portato via
Il tempo cola
sotto fili di pioggia
e catene di giorni
e sui vetri opachi
scorrono rivoli
di fragili ricordi
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